Rotary camp di Ancarano, service above self (and borders)

La prima settimana di settembre, si è tenuta la quarta edizione del RotaryCamp di Ancarano (Slo). Nato sulla con la volontà di riproporre l’esperienza dell’ormai ventiquattrenne Handicamp di Albarella, ha però una particolarità che lo rende un camp unico: essendo organizzato dai essendo organizzato dai Rotary Club di Muggia e di Capodistria in una città di confinedei venti e più ospiti presenti, metà era di nazionalità italiana e metà slovena. Un incontro fra culture, ma sempre all’insegna del servizio, che ha permesso ai molti rotaractiani triestini presenti (insieme a Nicolò e me, arrivati da terre lontane con una pluriennale esperienza all’Handicamp di Albarella) di vivere molte emozioni e distinguersi per la loro capacità di far divertire gli ospiti, bambini, giovani e adulti con disabilità motorie o psichiche.
La settimana nel centro Debeli Rtic, inoltre, è stata animata dalla possibilità di svolgere numerose attività: una gita in barca, corsi di nuoto, fisioterapia, musicoterapia…o il semplice riposarsi nella spiaggia attrezzata della struttura. Come gli anni scorsi, anche questa volta il camp è risultato un successo e la visione dei bimbi sloveni che giocano con quelli italiani è stata l’ennesima testimonianza che il Rotary non ha confini.