Diretta dall’Handicamp di Albarella

Era il 1988 quando, su iniziativa del Rotariano Lorenzo Naldini, sbarcavano sull’isola di Albarella una ventina di ragazzi disabili con le loro famiglie. Oggi, dopo 25 anni, i ragazzi sono diventati un centinaio. È il 4 giugno e il sole splende su questa piccola isola. Gli ospiti si sono alzati e sono andati in spiaggia o a passeggiare nella natura. Noi volontari, una ventina tra rotariani e rotaractiani, invece siamo già al lavoro da qualche ora.

Il papà di un ospite l’altro giorno mi ha detto «Se il paradiso è come Albarella, allora bisogna fare in modo di assicurarsi un posto lassù», e mi sono trovata d’accordo con lui: la natura qui ti circonda e ti abbraccia, e anche il lavoro è meno stancante. Poi, si sa, quando si lavora tra amici è sempre più leggero. E qui, lo posso affermare con certezza, sono tra amici. Insieme ad Andrea, che è socio del mio club, ma anche insieme ad altre persone con cui da quattro anni ormai condivido quest’esperienza.

Vorrei poter descrivere quest’esperienza nei dettagli, raccontare gli abbracci e i sorrisi che mi vengono donati ogni giorno, ma trovare le parole diventa ogni anno più difficile. Per questo, credo che la cosa migliore sia lasciar parlare i momenti che Giorgio, un rotariano appassionato di fotografia, è riuscito a catturare: andate a visitare il sito dell’Handicamp Lorenzo Naldini.